I borghi del Salento più affascinanti
Cosa visitare 4 Febbraio 2022

I borghi del Salento più affascinanti

Il Salento è ricco di borghi unici e affascinanti, scrigni di storia, arte e cultura. Cittadelle fortificate, villaggi di pescatori. Ecco i più bei borghi del Salento da visitare durante la vostra vacanza.

Castro, la perla del Salento

A sud, sorge Castro, un antico borgo di pescatori. Il suo nome deriva dal latino castrum (fortezza) e il primo insediamento prese il nome di Castrum Minervae per la presenza di un tempio consacrato a Minerva. Si divide in Castro superiore e Castro marina, a livello del mare. Nella parte alta di Castro il castello aragonese, costruito sui resti di una rocca bizantina, e la cattedrale in stile romanico. Il centro storico è molto suggestivo: un insieme di casette piccole e arroccate e un’atmosfera senza tempo.

Otranto, la città più orientale d’Italia

Otranto è il punto più a Oriente d’Italia, è inserita nella lista dei borghi più belli d’Italia oltre ad essere patrimonio Unesco. Era chiamata dai Romani Hydruntum, dal fiume Idro. Attraverso la porta Alfonsina si entra nella città murata. Il suo centro storico è fatto di strade lastricate e vicoletti che conducono al mare. Da visitare la cattedrale dedicata a Santa Maria Annunziata, elevata nel XII secolo sui precedenti insediamenti di epoca messapica, romana e paleocristiana. Racchiude un mosaico, realizzato da Pantaleone con delle tessere policrome di calcare locale lungo, che simboleggiare il dramma dell’uomo nella lotta tra il bene e il male, tra la virtù e il vizio.

Acaya: affascinante città fortificata

Acaya è una frazione di 450 abitanti del comune di Vernole, in provincia di Lecce e dista solo 5 km dal mare. È un esempio di città fortificata, con schema a maglia ortogonale, dell’Italia meridionale del XVI secolo. Di impianto medioevale, questo splendido borgo conserva la porta di ingresso e il castello, originari del ‘500, sorti come difesa dagli attacchi saraceni. Dopo aver passeggiato per il centro storico e visitato la chiesa di Santa Maria della Neve dalla facciata neoclassica, potreste esplorare la riserva naturale statale Le Cesine, che rappresenta una delle ultime zone paludose che in passato si estendevano da Otranto a Brindisi.

Santa Cesarea Terme e le ville nobiliari

A 16 km da Otranto, lungo la costa orientale della penisola salentina, si trova Santa Cesarea Terme. Oggi è un’importante stazione termale. Inoltre è ricca di ville nobiliari ottocentesche dallo stile eclettico. Tra queste per esempio, Villa Sticchi, espressione dello stile moresco diffuso nell’Ottocento in alcune località balneari del Salento. La villa, posta su uno sperone roccioso a 20 metri sul mare, venne costruita per volontà di Giovanni Pasca, primo concessionario dello sfruttamento termale di Santa Cesarea. Un’altra è Villa Raffaella, costruita nella seconda metà dell’Ottocento come residenza estiva della baronessa Raffaella della famiglia Lubelli, su progetto dell’architetto Emilio Corti. La costa rocciosa poi, dove si alternano torri, faraglioni e grotte preistoriche, offre scenari davvero incantevoli.

Specchia

Specchia risale probabilmente al IX secolo. Il nome deriva dal cumulo di pietre a secco disposte in forma conica, appunto chiamato “specchia”. Il suo centro storico è considerato fra i più interessanti del Salento. è fatto di strette stradine, interrotte da rampe di scale. La strada principale si chiama ancora “rua”, un francesismo che riporta alla dominazione angioina del XIV secolo. Da ammirare il castello Risolo, una struttura fortificata di impianto cinquecentesco, appartenuto a famiglie nobili di Specchia. Da non perdere poi la chiesa e l’annesso convento dei Francescani Neri, la chiesa di San Nicola, originariamente di rito greco, come la chiesa di Sant’Eufemia. Da vedere, infine, il frantoio ipogeo.

Galatina e le chiese in stile barocco

Galatina è il terzo maggior centro abitato della provincia di Lecce. Raggiunse il suo massimo splendore sotto il dominio di Raimondo “Raimondello” Orsini Del Balzo. Passeggiando per le vie del centro storico si incontrano i palazzi nobiliari in stile barocco degli Orsini, Venturi, Baldi, Congedo e Bardoscia. Da visitare la bellissima basilica di Santa Caterina d’Alessandria, dichiarata monumento nazionale nel 1870 e uno dei più insigni monumenti dell’arte romanica e gotica italiana. Notevole anche la chiesa madre dedicata agli apostoli Pietro e Paolo, realizzata in pietra leccese e in stile tardo-barocco. Galatina inoltre è conosciuta per le Tarantate, un’antica festa folcloristica che si tiene a giugno e celebra il tradizionale ballo della taranta. Galatina, infine, è ricordata come la città natale del pasticciotto, il dolce tipico del Salento, composto da pasta frolla farcita di crema pasticcera.

Nardò

Nardò fu un importante centro bizantino e dal 1497, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva, divenne il principale centro culturale del Salento, nonché sede di università, accademie e studi letterari e filosofici. Non si può rimanere al suo centro storico, un tripudio di architettura barocca che ha il suo fulcro in piazza Salandra. Qui si affacciano il Palazzo del Sedile con la statua di San Gregorio Armeno, il Palazzo di Città, ricostruito in stile rococò. Al centro della piazza spicca la Guglia dell’Immacolata con i suoi 19 metri d’altezza, eretta nel 1769 come ringraziamento per lo scampato pericolo del terremoto. Da non perdere il castello degli Acquaviva, oggi sede del Municipio. La campagna intorno a Nardò è costellata da masserie e torri di avvistamento fino ad arrivare al Parco di Portoselvaggio.

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